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CONE BEAM CT vs PANORAMICA DENTALE: un enorme passo avanti nello studio del cavo orale

Cone Beam CT

Cos’è la Cone Beam CT (CBTC) e quali sono i vantaggi rispetto alla normale radiografia?

La Cone Beam CT (CBCT), è una tecnica d’indagine radiologica che è così definita per la forma conica del fascio di radiazioni che l’apparecchiatura emette durante l’esame.

Rispetto ad una normale ortopantomografia (comunemente definita panoramica dentale), che restituisce una sola immagine bidimensionale delle arcate dentali, in questo caso vengono acquisite sequenze di immagini tridimensionali in assiale le quali, grazie a particolari algoritmi matematici, vengono combinate e ricostruite consentendo l’elaborazione delle stesse anche su piani coronali e sagittali.

L’esame risulta dunque estremamente più approfondito ed efficace e consente di studiare anche quelle parti anatomiche del cavo orale che non è possibile rilevare con la sola ortopantomografia come ad esempio i tessuti molli. Questa caratteristica permette agli specialisti di valutare le diverse patologie che possono colpire le strutture dentali (e non solo) e di fare diagnosi precoci e precise per diversi disturbi. Inoltre, l’utilizzo di software nativi avanzati offre al dentista la possibilità di effettuare tridimensionalmente e con grande precisione le valutazioni ossee indispensabili per la pianificazione dell’impianto.

In relazione ad una TC vera e propria, la Cone Beam TC risparmia dose al paziente per due principali motivi: innanzitutto l’emissione radiante è commisurata all’area ridotta di esposizione (ovvero le sole arcate dentali e le aree circostanti) e per ottenere l’imaging completo è sufficiente una sola rotazione di 360° del complesso tubo radiogeno/detettore. In più, il software del macchinario è in grado di restituire, assieme alle elaborazioni 3D del caso, anche una immagine 2D delle arcate del tutto simile a quella della ortopantomografia.

Foto di una classica panoramica dentale
Foto di una classica panoramica dentale

Qual è l’impatto dell’esame sul paziente in termini di dose radiante utilizzata?

In termini di emissione di radiazioni ionizzanti, l’esame Cone Beam CT utilizza sicuramente dosi più alte rispetto ad una normale radiografia ma estremamente più bassi rispetto alla TC multistrato, che necessita di numerose rotazioni intorno al corpo per ottenere lo studio completo della parte anatomica d’interesse. Proprio per questo, i benefici legati al dettaglio e alla versatilità dell’esame lo rendono la prima scelta nel caso di percorsi di implantologia dentale o di sospette patologie parodontali.

Il macchinario in uso al Centro Medico Ponticello riduce ulteriormente la dose di radiazioni al paziente grazie ad una operazione di centraggio totalmente priva di raggi X: questa risulta essere una caratteristica fondamentale ad esempio nel caso di pazienti pediatrici.

Quali strutture anatomiche si visualizzano con la Cone Beam CT?

La maggioranza dei pazienti che vengono sottoposti alla Cone Beam CT esegue l’esame prima di programmare un piano terapeutico con il proprio odontoiatra. Questo esame permette infatti ai dentisti di studiare le strutture anatomiche del tratto mandibolare e dell’osso mascellare, valutando morfologia e qualità del sistema osseo.

Piano assiale, sagittale e coronale di CBCT con ricostruzione 3D
di Panda 51, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Quali patologie si studiano con questo esame?

La maggior parte dei pazienti esegue l’esame prima di iniziare un piano di cura con il proprio dentista. L’esame offre la possibilità agli specialisti di effettuare con estrema precisione le misurazioni ossee pre- implantologiche e di rilevare eventuali patologie come parodontiti, carie, ascessi, cisti, poliposi, sinusiti, displasie, granulomi e qualsiasi neoplasia o problematica a carico dell’area rilevabile dal macchinario, ossia dalla punta del mento fino ai seni frontali.

Come avviene l’esame Cone Beam CT?

L’apparecchiatura per Cone Beam CT emette radiazioni ionizzanti le quali attraversando la struttura anatomica da esaminare ne riproducono una immagine digitale tridimensionale grazie agli algoritmi di ricostruzione.

L’esame Cone Beam CT viene di norma eseguito con paziente in piedi con la testa tra tubo emettente le radiazioni e piano sensibile (detettore digitale); il capo viene bloccato a livello del mento e della fronte con i denti allineati ed occlusi, il tronco deve essere mantenuto eretto.

Il paziente deve tenere le spalle abbassate e stare immobile; l’apparecchio compirà una rotazione di 360° gradi attorno al paziente stesso così da ottenere un’immagine in tre dimensioni di arcate dentarie e strutture ossee attigue.

Il macchinario con cui si esegue la CBCT
Il macchinario con cui si esegue la CBCT

Presso Centro Medico Ponticello eseguono l’esame anche pazienti con difficoltà motorie grazie alla possibilità di effettuare l’indagine da seduti.

Il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica (TSRM) è il responsabile sanitario del funzionamento del macchinario ed esegue l’esame che verrà poi refertato dal Medico Radiologo specializzato.

L’esame ha una durata di circa 15 minuti.

Come prepararsi per il Cone Beam CT?

Prima dell’esame il paziente deve togliere oggetti metallici portati sulla testa e/o sul collo quali: piercing, orecchini, extension, fermagli per capelli, occhiali, apparecchi per audiolesi e protesi metalliche dentarie mobili.

Dato che si tratta di un’indagine diagnostica che prevede l’impiego di radiazioni ionizzanti non possono eseguire l’esame pazienti in stato di comprovata o sospetta gravidanza.

a cura di

Dr.ssa Annapaola Maffei

Laureata in Tecniche di Radiologia Medica presso l’Università di Pisa, consegue successivamente il titolo di Laurea Magistrale in “Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico-Diagnostiche” presso l’Università di Firenze.

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