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Composizione Corporea: come misurarla con precisione

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Tabella dei Contenuti

Antropometria e Composizione corporea

Antropometria e composizione corporea sono due elementi cardine che il nutrizionista sportivo valuta costantemente nell’atleta. Esse rappresentano infatti la guida per una perfetta pianificazione del workout.

Con antropometria si intendono le misurazioni del corpo umano nel suo insieme e nei suoi segmenti, per esempio statura, peso, circonferenza toracica.
La composizione corporea ne identifica invece le costituenti principalmente attraverso la misurazione di massa grassa e massa magra.

Un aumento o una diminuzione del peso durante i periodi di performance, ad esempio, possono dipendere da varie componenti: acqua, massa grassa e massa grasso-priva. Saperlo, garantisce le giuste indicazioni per impostare nutrizione e allenamenti e raggiungere il massimo risultato.

Parlando di composizione corporea, presso Centro Medico Ponticello è possibile effettuare un’analisi di estrema precisione. Attraverso la comparazione di quattro metodologie diagnostiche, eseguibili anche nella medesima sessione, lo specialista è in grado di restituire una fotografia estremamente dettagliata della composizione del paziente in ogni fase del percorso di nutrizione.
Egli modulerà l’utilizzo delle varie metodologie per garantire il miglior risultato in ogni momento anche in ottica di costi e sicurezza per il paziente, data l’emissione seppur estremamente bassa di radiazioni ionizzanti di un particolare esame.

Abbiamo chiesto al dott. Marco Matteucci, biologo nutrizionista presso Ponticello e specialista in ambito sportivo, di illustrare queste tecniche una ad una per meglio comprenderne il funzionamento.

La DEXA: “pesiamo” massa grassa e massa magra

Si basa sul principio dell’attenuazione differenziale di un fascio di raggi X, a due livelli energetici, al passaggio attraverso i tessuti. Questa attenuazione è registrabile e correlata alla composizione corporea del soggetto esaminato.

L’apparecchio utilizza un fascio coinciso di raggi X con assenza di dispersione nell’ambiente.
La dose di radiazione per singolo esame è minima (1 mRem). Vi è quindi assenza di rischi sia per il paziente che per l’operatore ed è possibile ripetere l’esame a breve distanza di tempo.

Il suo attuale utilizzo è soprattutto nel campo della determinazione della densità ossea (patologia osteoporotica), ma ha una altissima precisione anche nella valutazione dello stato nutrizionale dell’atleta e di conseguenza sulla sua composizione corporea.

La DEXA permette quindi di effettuare:

  • una valutazione in peso e in percentuale della massa magra e della massa grassa nei differenti distretti corporei. E’ pertanto possibile determinare le zone di accumulo di grasso e quantificare il loro peso in grammi.
  • una valutazione selettiva nei diversi distretti corporei dello stato di mineralizzazione ossea.

La Bioimpedenziometria Vettoriale (BIA/BIVA) nella composizione corporea

L’analisi vettoriale di impedenza bioelettrica (BIVA) è un esame di tipo bioelettrico, rapido e non invasivo, indispensabile per analizzare quali-quantitativamente la composizione corporea di una persona e per valutarne lo stato nutrizionale, al fine di mettere a punto uno schema alimentare idoneo ai suoi fabbisogni e alle sue necessità.

La misura viene effettuata distesi su un lettino attraverso il posizionamento di 4 o 8 elettrodi a mani e piedi. Viene fatta passare, attraverso gli elettrodi, una corrente alternata (impercettibile, di bassissima intensità ed alta frequenza) la quale, viaggiando attraverso il corpo, incontrerà resistenze diverse a seconda della composizione corporea. Il bioimpedenziometro registra la velocità e la modificazione di essa (caduta di tensione) e quindi fornisce i dati elettrici rilevati (resistenza e reattanza espresse in Ohm), calcolando l’impedenza dei tessuti attraversati.

Questi i parametri di composizione corporea rilevabili:

  • Massa Grassa – costituita dalla somma del grasso sottocutaneo e dal grasso viscerale.
  • Tessuto adiposo viscerale – si tratta del grasso metabolicamente attivo, il cui valore se elevato, costituisce un indice di fattore di rischio per malattie cardiache, ipertensione e DM2.
  • Massa Magra – costituita da muscoli, ossa, minerali e altri tessuti non grassi.
  • Massa Muscolare Scheletrica – si tratta della massa muscolare di braccia, gambe e tronco il cui monitoraggio viene utilizzato nei negli sportivi, in fase di riabilitazione fisioterapica e in presenza di cachessia.
  • Acqua Corporea Totale – calcolo dell’acqua contenuta nella Massa Magra.
  • Angolo di Fase φ – rappresenta un indicatore della qualità cellulare.
Plicometro

La Plicometria

Il termine plicometria si riferisce alla misura dello spessore di una piega della cute e del tessuto adiposo sottocutaneo (plica cutanea o pannicolo adiposo), sollevata in punti del corpo standardizzati.

Data la relazione fra il grasso sottocutaneo e il grasso corporeo totale, si ritiene che il risultato della misura delle pliche sia un buon indicatore della densità corporea totale.

Lo spessore del pannicolo adiposo varia con l’età, il sesso e l’etnia. Le equazioni che associano i valori delle pliche sottocutanee al grasso corporeo totale sono sviluppate considerando come variabili dipendenti i valori di densità, massa grassa e massa magra, valutati su base densitometrica e, come variabili indipendenti, le pliche o la somma delle stesse.

Nessun singolo pannicolo, da solo, risulta essere un buon predittore della massa grassa, ed è quindi necessario considerare l’insieme di determinati pannicoli (punti di repere) per ottenere valori elevati di correlazione nello sviluppo delle equazioni in relazione alla composizione corporea.

Adipometria

L’ Adipometria: lo studio del tessuto adiposo nella composizione corporea

L’Adipometria, utilizzando i principi dell’ecografia, è in grado di studiare ecograficamente il tessuto adiposo sottocutaneo ed il tessuto muscolare.

L’esame Adipometrico è sovrapponibile in tutto ad una comune ecografia, quindi veloce, preciso e in particolare non doloroso e non invasivo.
In pochi minuti infatti è possibile stimare gli spessori e in particolare la distribuzione del tessuto adiposo, distinguendo quello superficiale da quello profondo, e visualizzare anche la struttura del muscolo e l’eventuale quantità di grasso in esso contenuto.
Un dettaglio assai importante per la misurazione fine della composizione corporea.

I punti di repere (ossia punti di riferimento nel corpo) sono scelti dall’operatore a seconda delle necessità del paziente.

In genere le regioni più studiate per un’attenta valutazione muscolare ed adiposa sono:

  • Petto
  • Regione addominale
  • Muscolo Retto dell’addome
  • Muscolo Bicipite
  • Muscolo Tricipite
  • Coscia

I punti di forza di questa tecnica possono essere riassunti in:

  • Precisa misurazione degli spessori, risultando pertanto più accurata rispetto a tecniche di valutazione comunemente utilizzate come la plicometria (molto operatore dipendente);
  • Valutazione qualitativa del tessuto adiposo con la possibilità di distinguere il tessuto adiposo sottocutaneo superficiale da quello profondo e le relative ripercussioni metaboliche e nutrizionali;
  • Valutazione degli spessori muscolari, aspetto particolarmente prezioso nella fasi di riabilitazione o nella valutazione della gravità della sarcopenia (carenza muscolare tipica in particolare delle persone anziane);
  • Riduzione dell’errore di stima delle percentuali della massa grassa.
Marco Matteucci

a cura di

Dr. Marco Matteucci

Biologo nutrizionista, Specialista in Scienza dell’Alimentazione presso Centro Medico Ponticello

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