La menopausa è una tappa obbligata nella vita di ogni donna, un passaggio naturale che coincide infatti con la fine del ciclo mestruale e della vita riproduttiva femminile. Anche se presenta un ampio ventaglio di sintomatologie, la menopausa non è una malattia ma una condizione che si verifica a seguito della cessazione di produzione, da parte delle ovaie, degli estrogeni, ovvero gli ormoni riproduttivi femminili e che avviene fisiologicamente attorno al cinquantesimo anno di età.
In questa condizione le mestruazioni cessano definitivamente e in modo irreversibile, mentre il periodo che precede e segue la menopausa, di durata variabile e caratterizzato da una complessa sintomatologia fisica ed emotiva (tra cui le note vampate di calore, ma anche sonno disturbato, irritabilità, tristezza, ansia) viene indicato come “perimenopausa”. Si definisce invece “climaterio” il periodo di transizione tra la vita riproduttiva e la menopausa.
Quali sono i sintomi?
Alcune donne entrano in menopausa senza particolari fastidi, quasi senza accorgersi dei mutamenti a cui va incontro il proprio organismo, mentre altre manifestano sintomi che possono anche essere importanti.
La fluttuazione (prima) e il calo (poi) dei livelli degli estrogeni, sono infatti responsabili di diverse modificazioni fisiche e psichiche definite, nel complesso, “sintomi della menopausa”. Oltre alle alterazioni a carico del ciclo mestruale, i primi sintomi correlati all’insorgere della menopausa sono quelli legati alla carenza degli ormoni estrogeni (vampate, sudorazioni improvvise, tachicardia, insonnia, repentini cambiamenti d’umore, ansia, depressione, modificazioni della libido, difficoltà alla concentrazione). Sono sintomi a medio termine la distrofia delle mucose vulvo/vaginali e dell’apparato genito-urinario. La sintomatologia più tardiva, che insorge generalmente dopo alcuni anni dalla menopausa, comprende l’osteoporosi e l’aumento del rischio cardio vascolare. Vi è inoltre una ridistribuzione del grasso corporeo, con modificazioni dell’aspetto fisico e una tendenza all’aumento ponderale.
Come affrontare questa condizione?
Dati statistici alla mano, alla donna in menopausa restano in media altri 35 anni di vita, un periodo addirittura più lungo di quello della vita riproduttiva: le modificazioni a cui il corpo femminile in menopausa va incontro sono ben documentate e l’aiuto di uno specialista può essere d’aiuto nell’istituzione di un percorso che porti a vivere appieno e in salute questa consistente fetta della vita della donna.
Può essere infatti l’occasione per prendersi più cura di sé stesse, adottando stili di vita più sani e valutando la propria condizione fisiologica, tenendola sotto controllo specialistico. Fin da subito, ad esempio, è importante riconsiderare lo stile alimentare e aumentare l’attività fisica per contrastare l’incremento del rischio cardiovascolare che in menopausa si allinea a quello dell’uomo e che rappresenta la principale causa di morte nella donna in questa fascia di età.
Esistono terapie efficaci per contrastare sintomi aggressivi?
La principale terapia della menopausa è quella ormonale sostitutiva, che consiste nella somministrazione di estrogeni, quasi sempre associati a un’adeguata dose di progestinici, in modo da riportare l’organismo a una situazione di equilibrio simile al periodo precedente la menopausa, riducendo o azzerando gli eventuali sintomi.
La terapia ormonale sostitutiva bioidentica rappresenta la nuova frontiera di questo tipo di intervento: essa si basa sulla somministrazione di ormoni di derivazione vegetale che il nostro organismo riconosce come propri in quanto in tutto e per tutto uguali a quelli prodotti dal corpo umano (e con la stessa loro struttura chimica), minimizzando o addirittura azzerando il rischio di effetti collaterali.