La polisonnografia è l’accertamento utile alla diagnosi dei disturbi del sonno, in particolare della Sindrome delle Apnee Ostruttive nel sonno o OSAS (dall’acronimo inglese “Obstruction Sleep Apnea Syndrome”). Grazie alla registrazione dell’attività elettrica del cervello e della respirazione durante le diverse fasi del sonno, questo esame permette infatti di studiarne la struttura.
Nella poligrafia cardio respiratoria non viene fornita alcuna indicazione sull’attività cerebrale ma viene analizzato:
- movimento toracico
- flusso respiratorio
- saturazione.
Questa peculiarità lo rende un esame estremamente semplice ed eseguibile a casa e in autonomia dal paziente e risulta utilissimo per un’analisi diagnostica di primo livello.
La polisonnografia è sempre più richiesta. Accanto alle normali esigenze di diagnosi di apnee, diaspnee e per l’indagine del russamento, infatti, oggi può essere prescritta anche per il rinnovo della patente di guida. Secondo le statistiche, chi è soggetto ad apnee notturne ha oltre il doppio di probabilità di essere coinvolto in un incidente stradale rispetto a chi non ne soffre. Il dato si arricchisce assieme al 50% di possibilità in più di sviluppare infarto, ictus e problemi cardio cerebro vascolari.
Tanto per dare qualche numero, il russamento è un problema che colpisce il 40-60 % degli adulti in maniera occasionale e addirittura il 25% abitualmente.
In cosa consiste la polisonnografia
In modo simile a quanto avviene per l’Holter, al paziente si applicano diversi elettrodi da tenere durante la notte per la registrazione di più parametri clinici nel sonno. Viene monitorata anche l’attività respiratoria attraverso due sensori di movimento applicati a torace e addome. Completa l’esame una cannula nasale per la misurazione del flusso d’aria. Un saturimetro completa il set di dati che verranno registrati dalla centralina elettronica. Il giorno successivo, il paziente torna al Centro e i dati vengono scaricati dall’apparecchiatura e analizzati.
Presso Centro Medico Ponticello si effettuata la poligrafia cardio respiratoria, un esame di primo livello sovrapponibile alla polisonnografia ma che non include lo studio dell’attività elettrica del cervello. Questo esame può quindi essere effettuato dal paziente in completa autonomia, a casa sua e col massimo comfort. Il macchinario indossabile viene consegnato al paziente assieme alle istruzioni dettagliate sulla sua applicazione prima del riposo notturno.
Solo nel caso in cui si sospetti un quadro clinico di Apnea centrale del sonno eseguiremo la polisonnografia completa come approfondimento diagnostico. In questo caso è infatti appurata la presenza di apnee in assenza di ostruzione meccanica delle vie aeree.
La Sindrome da Apnee Ostruttive del Sonno
L’OSAS è una malattia di interesse multidisciplinare, caratterizzata da episodi di parziale o completa ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno. Esse portano principalmente a una minore saturazione di ossigeno nel sangue.
Un’eccessiva sonnolenza diurna, dovuta proprio alla scarsa qualità del riposo notturno, accompagna sempre questa patologia. Questo è il parametro principale messo a nudo dalla polisonnografia. Si associano poi altri disturbi come problemi cerebrovascolari, ipertensione, alterazioni del metabolismo e deficit delle funzioni cognitive.
La prevalenza delle apnee notturne e disturbi del sonno in Italia va dai 4 ai 10 casi su 100 persone. Soffrono prevalentemente di questi disturbi le persone obese, coloro che hanno una particolare conformazione della laringe e delle vie respiratorie e chi è affetto da specifiche patologie neurologiche.
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Dopo la polisonnografia: il trattamento delle OSAS
Vista la complessità e la moltitudine di cause, il trattamento è differenziato e richiede l’intervento di diversi specialisti. In primis il Medico Pneumologo, per la gestione delle terapie e dei dispositivi di aiuto alla respirazione. Segue l’Otorinolaringoiatra per la correzione anche con intervento chirurgico delle problematiche.
Una volta analizzati i risultati della polisonnografia, gli interventi terapeutici mirano a risultati ben precisi. Si va dal calo ponderale nel caso di persone obese con disturbo non severo per arrivare al trattamento chirurgico. Quest’ultimo punta principalmente al rimodellamento delle vie aeree superiori. In alcuni casi si opta per l’applicazione del cPAP, un macchinario in grado di ventilare forzatamente il paziente durante il riposo notturno. Questo per mettere al riparo il paziente da pericolose apnee e cali della saturazione.