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Menopausa e Sistema Nervoso Centrale: come fare prevenzione

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Qual è il rapporto tra menopausa e sistema nervoso centrale?
Al pari degli altri distretti corporei, il Sistema Nervoso Centrale (SNC) è anch’esso influenzato dalla condizione menopausale. Esso inizia infatti a manifestare in premenopausa (il periodo che precede la menopausa, ovvero spesso attorno ai 45 anni) i primi sintomi legati intimamente all’oscillazione dei livelli ormonali tipica di questa fase della vita di ogni donna.

Ricordiamo che, anatomicamente, gli organi che costituiscono il sistema nervoso centrale sono:

  • il cervello, che contiene i corpi dei neuroni e le fibre nervose che trasmettono o ricevono le informazioni;
  • il midollo spinale, da cui partono i nervi che conducono le informazioni alle varie parti del corpo ed è di fatto la strada entro cui corrono le informazioni dirette al cervello e quelle che partono dal cervello;
  • il cervelletto, che controlla movimento ed equilibrio, contribuisce alla formazione della memoria e influenza le capacità matematiche e musicali;
  • il tronco encefalico, punto di transito delle informazioni che provengono dal cervello o verso cui sono dirette.

Il sistema nervoso centrale ha il compito di rielaborare le informazioni che giungono dal sistema nervoso periferico. il sistema fornisce le risposte che verranno ridistribuite nell’organismo sempre attraverso il sistema nervoso periferico.

In particolare, il cervello elabora le informazioni raccolte dal midollo spinale così da regolare le principali funzioni dell’organismo. Parliamo di memoria, pensieri, sensazioni e movimenti. Il midollo spinale, invece, contribuisce a realizzare alcuni movimenti riflessi senza che siano coinvolte le strutture del cervello.

Menopausa e Sistema nervoso centrale sono quindi in reciproca e costante interazione in questo periodo della vita della donna, vediamo come.

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Menopausa e Sistema nervoso centrale: gli effetti

Come visto in questo articolo, i sintomi che coinvolgono menopausa e sistema nervoso centrale della donna sono moltissimi e variabili in intensità da donna a donna. Molti di questi hanno origine dal fatto che il cervello è organo bersaglio degli ormoni femminili che in questa fase subiscono forti oscillazioni con tendenza alla depressione.

I più importanti sintomi del SNC appartengono fondamentalmente a due grandi famiglie, ovvero quella dei sintomi psico-organici e quella dei sintomi psicologici.

I primi portano soprattutto a una maggior suscettibilità a sviluppare determinate patologie degenerative quali ad esempio il morbo di Alzheimer e influenzare negativamente le sindromi parkinsoniane.

Diversi studi epidemiologici in particolare hanno dimostrato la correlazione tra menopausa e sistema nervoso centrale. A parità anagrafica, le donne che entrano in menopausa hanno una probabilità 3 volte maggiore degli uomini di poter presentare un quadro di declino cognitivo.

Ci sono infatti alcune zone nel cervello che sono deputate alla produzione di un neurotrasmettitore estremamente importante chiamato acetilcolina. Questo è il neurotrasmettitore deputato alla salute della memoria, e questo diminuisce la sua concentrazione quando la donna va in menopausa. Essendo gli estrogeni i promotori della funzionalità di quelle aree cerebrali, nella donna in questa condizione viene sicuramente influenzata la produzione di acetilcolina e di conseguenza sia la formazione che la trasmissione dei dati relativi alla sua memoria.

Menopausa e Sistema Nervoso Centrale: i benefici della Terapia Ormonale Sostitutiva 

Esistono studi sul Parkinson che dimostrano come una TOS, ovvero una terapia ormonale sostitutiva, possa essere utile nelle donne in menopausa specialmente nelle prime fasi di malattia. Per questo gli specialisti della menopausa sono così affezionati al concetto di “finestra delle opportunità”, ovvero quel periodo, solitamente dai 45 ai 55 anni, dove la terapia ormonale deve essere presa assolutamente in considerazione per mettere al riparo la donna dal rischio aumentato provocato da questa importante modificazione endocrina.

Come descritto in questo articolo, oggi le terapie ormonali, stigmatizzate fino a pochissimo tempo fa, beneficiano di un nuovo approccio, quello bioidentico. La terapia in questo caso viene formulata non più con farmaci ad azione ormonale, ma attraverso l’utilizzo calibrato di molecole che sono in tutto e per tutto identiche a quelle prodotte dall’organismo e di origine vegetale, minimizzando o addirittura eliminando il rischio di sviluppare effetti collaterali.

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I disturbi psicologici hanno origine neurologica

Oltre ai disturbi psico-organici esistono i disturbi cosiddetti psicologici. Parlando di menopausa e sistema nervoso centrale, queste donne possono essere più suscettibili a forme di depressione, a sviluppare ansia e disturbi del sonno.  Si è visto che le donne in menopausa hanno una diminuzione nella produzione di alcuni neurotrasmettitori importanti come la serotonina, la dopamina e la noradrenalina e questa condizione si riflette principalmente nell’insorgere dei disturbi dell’umore.

Non da ultimo, l’insorgere di sintomi difficilmente controllabili come le famose “vampate di calore” influenzano la condizione psicologica della donna in maniera estremamente impattante, andando questi a manifestarsi casualmente e spesso violentemente nella vita personale e lavorativa della donna.

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La prevenzione dei disturbi psico-organici e psicologici

L’approccio preventivo è semplicemente fatto attraverso una accurata anamnesi di quelli che possono essere i fattori di rischio più probabili di queste donne inclusa un’analisi della familiarità per eventi vascolari e per deterioramento cognitivo.

A Centro Medico Ponticello questa accurata anamnesi viene proposta come analisi iniziale e viene portata avanti assieme al ginecologo specialista della menopausa. Quest’ultimo risulta quindi in grado di identificare eventuali problematiche, tra cui quelle neurologiche e psicologiche, e di inviare la paziente a un primo consulto specialistico dove sarà valutabile la somministrazione di esami come ad esempio, in questo caso, i test per la funzionalità della memoria o la valutazione del tono dell’umore.

a cura di

Dott. Sauro Milanta

Neurologo presso CMP

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